giovedì 13 novembre 2014

Il filo del ... secondo week end

Dott. Pino Rotta

La Bomba Atomica e la nuova visione del mondo

sabato 15 novembre ore 18.30


Gli effetti devastanti dello scoppio della bomba atomica nel corso della seconda guerra mondiale sarà l'oggetto dell'intervento del dott. Rotta all'interno degli incontri che accompagnano la mostra fotografica e documentaria "Il filo del ricordo dalla prima alla seconda guerra mondiale". In particolare, l'autore del libro "Potere - governare con la paura" (Città del sole ed.) analizzerà da un punto di vista sociologico il cambiamento che caratterizzò l'intero periodo post bellico caratterizzato dalla consapevolezza della capacità distruttiva del'ordigno nucleare. Una paura atomica che, nel corso della guerra fredda, segnò in maniera indelebile quel momento storico, alimentata dalle crisi politiche che contrapposero il blocco sovietico a quello americano come nel caso della crisi dei missili di Cuba del 1962.
L'incontro sarà anche un'occasione per riflettere sugli effetti devastanti che la bomba atomica ebbe sulla popolazione giapponese non solo nell'immediatezza dello scoppio ma anche nei periodi successivi quando gli effetti delle potenti radiazioni nucleari si manifestarono in tutta la loro devastante capacità.






Prof. Agazio Trombetta

LGT Cosimo Sframeli

La divisione Nembo e la battaglia dello Zillastro

domenica 16 novembre ore 18.00






Il prof. Agazio Trombetta (storico, membro della Deputazione di Storia Patria della Calabria e autori di numerose opere e saggi di carattere storico) e il LGT dei Carabinieri Cosimo Sframeli (autore del libro "A ndrangheta" (Falzea editore) approfondiranno un drammatico momento della seconda guerra mondiale accaduto in Aspromonte, sui piani dello Zillastro, e che vide coinvolto il 185° Reggimento Nembo contro le truppe Anglo - Canadesi. 
Scrive Sframeli "(...) A Reggio Calabria e provincia, l'ultima battaglia aerea fu combattuta il 4 settembre 1943 e costò la vita a 3 giovani piloti italiani; l'ultima battaglia terrestre ebbe luogo l'8 settembre successivo sui piani dello Zillastro in Aspromonte. Fu una vicenda tragica, rimasta a lungo dimenticata, che costò la vita ai giovani paracadutisti della Nembo, a guerra ormai conclusa, che seppero morire per l'onore dell'Italia (...)". 
Una battaglia inutile, impari nelle forze combattuta quando ormai l'armistizio era stato firmato; continua ancora Sframeli "(...) In quattrocento contro cinquemila. La lotta fu impari e proseguì fino all'esaurimento delle munizioni. Scambio di bombe a mano, andarono con il corpo a corpo con i calci dei fucili. I Parà vennero sopraffatti. Fu un massacro, un'inutile tragedia".
Una pagina di storia che merita il dovuto rispetto.